Con l'utilizzo di materiali semiconduttori microcristalli quali:
-silicio amorfo idrogenato;
-tellururo di cadmio;
-solfuro di cadmio;
-diseleniuro di indio e rame..
si ottengono celle fotovoltaiche microcristalline a film sottile, che vengono applicate su sostegni (vetro, plastica, ecc..).
Questi moduli hanno un'efficienza del 10%, ed è la tecnologia che sta prendendo piede in questo periodo, perchè si riescoo a produrre con un processo quasi completamente automatizzato,ed il costo dei materiali è pressochè irrilevante.
Nonostante l'efficienza sia leggermente inferiore rispetto a quelli di prima generazione, questi pannelli sono molto importanti perchè possono riuscire ad essere competitivi con le altre energie grazie ai costi minori, il loro difetto odierno è di dover occupare una superficie maggiore a seguito della loro minor efficienza. Ma in laboratorio si è già arrivati ad ottenere un' efficienza del 15%, anche se prima di vederli inseriti in una realtà commerciale, bisognerà attenderne l'industrializzare, che per ora comporta costi troppo elevati.
Quindi tali pannelli sembrano una soluzione migliore rispetto a quelli di prima generazione, ma resta anche un altro problema da risolvere, ossia all'inquinamento dei materiali, infatti, ad eccezione del silicio amorfo, gli altri materiali presentano caratteristiche di tossicità, che comportano ovvie problematiche sullo smaltimento a cessato utilizzo, oltre che alle varie precauzioni da applicare per la messa in sicurezza durante il loro periodo di attività. Tutto ciò comporta inoltre un ulteriore innalzamento dei costi.
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