Il fotovoltaico di prima generazione è caratterizzato da celle fotovoltaiche di silicio monocristallino o policristallino, con efficienza che può variare dal 12 al 17%.
Questo genere di impianti è quello di maggior impiego, sia in impianti collocati su edifici civili ed industriali, sia in veri impianti di produzione energetica. Il suo largo utilizzo è merito della ormai consolidata tecnologia che, negli anni, ha permesso una parziale industrializzazione degli impianti produttivi, riducendo in modo continuativo i costi di produzione, anche grazie al costante ingrandimento del mercato(reazione a catena), inoltre l'alta reperibilità dei materiali permette di avere costi contenuti. Nonostante ciò il costo all'incirca di 4-5 €/Wp, é ancora troppo elevato per essere competitivo, ma grazie agli incentivi statali attualmente promossi dallo stato, si ha un rientro delle spese nell'arco di 10 anni, e quindi un guadagno per il restante arco di vita dell'impianto (stimato sui 20 anni).
In fase sperimentale, si stanno studiando moduli ad alta efficienza, che sono già stati realizzati in laboratorio e riescono a raggiungere un'efficienza del 20%, ma per ora non sono commercializzabili per gli alti costi di produzione, causati dalle complicazioni tecnologiche.
Quindi attualmente il fotovoltaico di prima generazione, non è in grado di essere competitivo con le altri fonti energetiche, se non grazie agli incentivi statali.
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